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Il Magazzino del Sale

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Il magazzino del Sale
Sale

La gestione del sale nel Medioevo

Nei secoli passati il sale era fondamentale per la conservazione dei cibi ed era tanto prezioso da essere oggetto di una tassazione a sé stante (gabella del sale). Come ogni comune del contado fiorentino, per ciò che riguardava la gestione del sale, Empoli doveva sottostare alle decisioni di Firenze, cosa che fece deliberando nel 1365 la costruzione di un magazzino dove stivare e vendere il prezioso prodotto.

Inoltre, la quantità di sale che ogni comunità doveva acquistare (e il prezzo) erano prefissati da Firenze in base al numero di abitanti. Il sale veniva ripartito equamente a seconda del numero di componenti di ogni famiglia. L’acquisto della quota prevista era obbligatorio e avveniva tramite ufficiali empolesi preposti che poi versavano le somme ai Ministri del Sale del Comune di Firenze.

La costruzione del Magazzino del Sale

Vista la grande quantità di sale destinata alla comunità empolese era evidente la necessità di un luogo dove immagazzinarlo e tenerlo al sicuro. Ecco quindi che nel 1365 fu disposta la costruzione del Magazzino del Sale.

L’edificio doveva avere delle caratteristiche precise: doveva essere in grado di sostenere il peso del sale stivato, vicino alle vie di comunicazione di terra e fluviali e riparato da infiltrazioni d’acqua. Il magazzino, situato lungo una delle vie principali della città – Via degli Asini, oggi Via Ridolfi – e nei pressi dell’antica Porta d’Arno che si affacciava sullo scalo fluviale, vantava una posizione perfetta. Poco distante dal porto si trovava anche il Mulino del Sale dove il minerale veniva imbarcato e smistato. Su Via del Giglio invece, nel 1664, venne realizzato un altro magazzino, destinato all’approvvigionamento di ‘sale rosso.

Quando nel 1472 Firenze ottenne il controllo delle saline di Volterra l’itinerario del sale poteva dirsi definito: da Volterra giungeva a Empoli lungo la via Salaiola passando da Gambassi per poi essere ridistribuito per via fluviale verso Firenze o altri Comuni del medio e basso Valdarno.

Magazzino del Sale
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L’intervento ottocentesco

Durante il periodo del granducato mediceo e, in seguito, sotto il governo dei Lorena, gli edifici di pubblica utilità come il Magazzino del Sale di Empoli, furono oggetti di numerosi interventi al fine di garantirne la massima efficienza, riconoscibilità e sobrietà.

Nel 1783 il magazzino divenne di proprietà dello stato lorenese e fu oggetto di un progetto di ammodernamento che prevedeva l’ampliamento grazie all’acquisto di due immobili contigui (avvenuto solo nel 1818) e la riorganizzazione degli ambienti interni; lavori che divennero ancor più urgenti e necessari nel 1823 dopo un distacco quasi completo della facciata dovuto al peso eccessivo e sbilanciato che la gravava. L’intervento progettato a più riprese dall’architetto Filippo Nini fu realizzato, seppure parzialmente, tra 1827 e 1830.

Da Magazzino del Sale a Museo del Vetro di Empoli

Dal 1 luglio 2010, dopo un intervento di restauro e adeguamento il Magazzino del Sale ospita il Museo del Vetro di Empoli dedicato alla narrazione dell’attività vetraria empolese.

Oggetti in vetro, ma anche macchinari, documenti e immagini, raccontano le vicende produttive, i luoghi del lavoro così come la diffusione e la commercializzazione del vetro verde e colorato di Empoli.

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