Sapori tipici e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Oltre ad offrire arte e paesaggi meravigliosi, Empoli e il suo territorio invitano ad assaporare le materie prime più genuine e a esplorare le produzioni storiche della città.
Il vino DOC Bianco dell’Empolese si produce sulle colline di Empoli e di tutti i Comuni dell’Empolese. Si ottiene da uve Trebbiano Toscano, il vitigno principe della regione da cui nascono numerosi vini DOC toscani.
La vendemmia delle uve bianche viene effettuata dopo quella delle uve rosse, consentendo così al frutto di maturare completamente. Il vino viene solitamente prodotto mediante un rapido processo di vinificazione: si tende infatti ad estrarre immediatamente il succo dell’uva in modo da non far fermentare le bucce. Così facendo si ottiene un vino leggero, delicato e fragrante da bersi giovane, preferibilmente entro 1 anno dalla vendemmia.
Il bianco dell’Empolese è ideale per accompagnare piatti a base di pesce e di verdure, panzanella, formaggio marzolino, anguille e carciofi fritti. Esiste poi la versione dolce, il Bianco dell’Empolese Vin Santo DOC, ottimo per concludere alla grande un buon pasto!
Conosciuto in Toscana fin dal 1800, quando il botanico Ottaviano Tozzetti stabilì le differenze tra il carciofo “violetto” e il carciofo “empolese”, il prodotto tipico della nostra zona si distingue per l’assenza di spine e per la produzione tardiva tra marzo e giugno.
Ha un sapore intenso, una nota equilibrata di dolce e amaro e una consistenza particolarmente tenera e compatta. È il frutto di una coltivazione particolare, nonché delle specifiche condizioni climatiche della zona empolese.
Rispetto agli altri carciofi in commercio, quello empolese si presenta con foglie disposte a rosetta di colore verde lucido nella parte alta e verde/grigio la parte sottostante.
Ogni anno, tra aprile e maggio, è possibile assaggiare questo prodotto locale in occasione della tradizionale Sagra del Carciofo Empolese.
Da oltre sessant’anni Empoli si distingue per la sua produzione artigianale (e successivamente industriale) del gelato. Già a partire dal Dopoguerra, la famiglia empolese Bagnoli trasforma un bar latteria in un laboratorio artigianale chiamato ‘Sammontana’, nome della stessa fattoria che gli fornisce il latte. Qui vengono sperimentate nuove miscele, apprezzate e richieste anche fuori del territorio empolese.
Il processo di lavorazione viene quindi meccanizzato e negli anni 60 sorge la nuova fabbrica di Sammontana. Si sviluppa anche una importante rete commerciale che la porta l’azienda a confrontarsi con i più grandi colossi del settore. Il marchio è tutt’oggi l’iconico sorriso disegnato da Milton Glaser, celebre graphic designer americano.
Nel 2008 il Comune di Empoli conferisce l’alto riconoscimento del ‘Sant’Andrea d’Oro’ ai fratelli Bagnoli. Un encomio che sottolinea quanto l’azienda guardi allo sviluppo, mantenendo un forte radicamento nel territorio empolese dove è nata e dove tuttora ha sede.
La produzione del vetro, già attestata a Empoli nel XV secolo, si sviluppò ulteriormente quando Domenico Lorenzo Levantini cominciò a produrre maioliche in una fornace posta appena fuori dalle mura. In questa stessa fornace, Francesco Del Vivo e Michele Ristori fondarono una vetreria che rimase attiva dal 1830 al 1984.
Gran parte della forza lavoro si dedicava alla produzione del vetro dapprima artigianale e poi industriale, mentre per la vestizione dei fiaschi e degli oggetti di “bufferia”, svolta a domicilio dalle “fiascaie”, erano occupate migliaia di donne.
Dalla lavorazione del vetro artistico e del vetro verde nacque una delle più originali espressioni dell’artigianato italiano: calici, bicchieri, serviti da tavola e oggettistica varia per crescenti richieste di clienti italiani e stranieri.
Il Museo del Vetro di Empoli celebra tutt’oggi questo grande prodotto che ha segnato lo sviluppo del territorio empolese.